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MDMA

La nuova 'super-ecstasy' che gira in Europa è cinque volte più potente di dieci anni fa

La nuova ondata di popolarità dell'ecstasy è iniziata nel 2010, secondo quanto rivelato da un nuovo report pubblicato dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT).
[Foto per gentile concessione di Scott]

La storia d'amore tra l'Europa e l'ecstasy è lunga e ricca di colpi di scena.

Nel nostro continente la distribuzione e la produzione della sostanza sono assai diffuse, soprattutto negli stati che hanno una tradizione più forte nell'ambito del clubbing e della musica elettronica — come Germania e Olanda.

Se con l'inizio del nuovo millennio i livelli di MDMA diffuso negli stati europei avevano cominciato a diminuire, segnando un'inversione di tendenza rispetto al passato, ora la sostanza è però tornata a circolare in quantità.

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La nuova ondata di popolarità dell'ecstasy è iniziata nel 2010, secondo quanto rivelato da un nuovo report pubblicato dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT).

Nell'età d'oro dei rave, tra gli anni Novanta e i primi Duemila, circolavano in media pastiglie da 50-80 milligrammi di MDMA; oggi, la media della sostanza contenuta al loro interno è decisamente cresciuta, arrivando a 125 milligrammi.

Queste "super pastiglie" stanno prendendo rapidamente piede in Europa — arrivando a contenere, nei casi più estremi, fino a 340 milligrammi di sostanza.

"Alcune delle più recenti tavolette di MDMA hanno cristalli visibili a occhio nudo, pare nell'intento di aumentare la fiducia dei consumatori," si legge nel report.

Alcune sono addirittura corredate da segnali che indicano la quantità di sostanza da assumere, in modo che sia chiaro come ne basti metà - o anche meno - per farsi adeguatamente.

Scott, che colleziona diversi tipi di ecstasy in Scozia, ha assistito in prima persona alle conseguenza della diffusione di queste super pillole.

"Nel corso degli ultimi cinque anni, la quantità di MDMA contenuta in esse è cresciuta vortiginosamente; nel quinquennio precedente, dal 2005 al 2010, erano invece piene di merda," ha spiegato a VICE.

"Oggi, le pillole sono diventate incredibilmente più potenti. La Burger Kings, la più potente che ho, contiene 250 milligrammi di sostanza, stando ai test di laboratorio. Tutte le mie pastiglie superano i 180 milligrammi." Tra queste ci sono i cosiddetti "mattoncini Lego" e le "Orange WiFi".

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Il prezzo che Scott spende per acquisirle è solitamente basso, tra gli 8 e 10 euro l'una.

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Questa crescita della purezza dell'MDMA è dovuto in parte a chi controlla il commercio della sostanza. Nick, il cui nome è stato cambiato per proteggerne l'identità, era parte di un grosso di giro di spaccio dell'ecstasy negli anni Novanta.

"Con il nuovo millennio, sono arrivati i laboratori cinesi, che sono riusciti ad aggirare le leggi. Questo ha portato a una diminuzione delle vendite per milioni e milioni di euro," ha spiegato.

Secondo Nick, la decisione di aumentare esponenzialmente la concentrazione chimica delle pastiglie è stata un tentativo di contrastare la concorrenza: produrre pillole più potenti per stupire il pubblico, e dargli uno sballo più forte.

"La produzione europea resta comunque in larga parte destinata al mercato continentale," spiega.

Con l'aumento dei controlli di sicurezza negli aeroporti dopo l'11 settembre il narcotraffico è diventato più difficile da gestire. Questa barriera, tuttavia, è stata aggirata in parte grazie ai siti di vendita online, che hanno permesso a decine di migliaia di persone di procurarsi sostanze illegali con comodità, e meno rischi.

Secondo il rapporto dell'Osservatorio, nel 2015 l'ecstasy ha rappresentato il 25 per cento del mercato sui siti del deep web. Secondo un altro studio, l'MDMA è risultato il terzo prodotto più venduto attraverso questi siti.

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Nick è entrato in possesso, di recente, di diversi tipi di ecstasy vendute nel deep web. Alcune di queste recavano i loghi di Instagram, Tesla e Warner Brothers. I prezzi, ancora più bassi: ogni pillola di Tesla costa soltanto tre euro.

Secondo il rapporto dell'OEDT, i problemi di salute legati al solo MDMA sembrano essere "relativamente rari," benché - si legge nello studio - manchino sufficienti dati scientifici per provare quest'affermazione.

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Tutte le foto sono di Scott