FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

Niente panico: la Stazione Spaziale cinese non ci cadrà dritta in testa

Se siete proprio in paranoia, però, ecco qualche consiglio utile dalla Protezione Civile.
Immagine via: YouTube

Aggiornamento: la nuova finestra temporale per il rientro ora è stimata per il 30 Marzo - 2 Aprile.

Tiangong-1 è un modulo della stazione spaziale cinese che aveva la funzione di laboratorio e stazione sperimentale per l'attracco di navicelle. Sarebbe dovuto tornare sulla Terra piombando nell’Oceano Pacifico, ma, da marzo 2016, la sua discesa — seppur lenta e progressiva — è stata dichiarata fuori controllo.

Pubblicità

Ovviamente non è possibile determinare né il momento esatto né il punto esatto del suo impatto con la Terra — sarà possibile calcolarli solo nelle ore immediatamente precedenti al rientro. Secondo le stime attuali, però, dovrebbe succedere tra il 28 marzo e il 4 aprile. Il raggio dell'impatto dovrebbe riguardare la fascia -44°S e +44°N di latitudine che comprende Stati Uniti, Brasile, India, Cina e le regioni italiane a sud dell'Emilia-Romagna.

Dato che il modulo pesa un po' più di sette tonnellate e mezzo — oltre a contenere una quantità stimata di 350 kg di propellente —, la Protezione Civile Italiana ha diffuso una circolare di avvertimento. Nel comunicato viene ricordato che, essendo estremamente rari i casi reali di impatto sulla terraferma, non esistono comportamenti per tutelarsi già codificati a livello internazionale. Di cosa stiamo parlando allora? Ecco come raccomanda di tutelarsi la Protezione Civile, se avete deciso di preoccuparvi davvero.

I frammenti possono essere di piccole dimensioni o di grandi dimensioni. I primi sono difficili da individuare prima che raggiungano terra. Insomma, sono un po' una sorpresona. Ci spiace. I frammenti più grandi, invece, potrebbero sopravvivere all'impatto e contenere idrazina — un composto dell'azoto corrosivo, tossico e cancerogeno. L'idrazina è incolore ma ha anche un odore pungente. Quindi, se incappate in uno di questi frammenti e sentite uno strano odore, per favore, mantienetevi a una distanza di almeno 20 metri e segnalatelo alle autorità competenti.

Pubblicità

A quanto pare, sarà estremamente difficile che i frammenti vi facciano crollare il tetto sopra la testa, al massimo possono bucarlo. Quindi, se proprio non vi sentite al sicuro, restate al chiuso e ai piani bassi degli edifici. Evitate anche di avvicinarvi a finestre e porte vetrate. All'interno degli edifici in muratura, il top è stare vicino alle volte dei piani inferiori e ai vani delle porte inserite nei muri portanti, per quelli in cemento armato, invece, le colonne o le pareti.

Tanto per fare un doppio check su queste raccomandazioni, ho contattato l'ESA e parlato al telefono con Holger Krag, direttore dello Space Debris Office. Krag essenzialmente ha confermato la validità di quanto dichiarato dalla protezione civile, dissentendo solo su due piccoli particolari: le traiettorie di impatto dei detriti spaziali di solito non comprendono oggetti che ti piombano in casa dalle finestre e trova molto improbabile che un modulo che ospitava umani possa contenere sostanze chimiche dannose. In ogni caso, come si è premurato di assicurarmi Krag, le probabilità di essere colpiti da un fulmine quando uscite di casa è doppia rispetto a quella di essere colpiti da un frammento di Tiangong-1. Quindi, possiamo proseguire sostanzialmente tranquilli con la nostra vita.

Se, nonostante tutte queste rassicurazioni, volete trascorrere delle vacanze di Pasqua all'insegna della suspence, potete seguire gli spostamenti Tiangong-1 visitando la pagina Satview, che monitora la posizione di satelliti e detriti spaziali, oppure dalla pagina dedicata a monitorare il relitto del Fraunhofer Institute for High Frequency Physics and Radar Techniques FHR.

Ah, per la cronaca, le probabilità per una persona comune di essere colpita da un fulmine in 80 anni sono circa una su diecimila.

Segui Federico su Twitter: @spaghettikraut

Seguici su Facebook e Twitter.