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Tecnologia

Questo progetto vuole trasformare la tua città in un videogioco

Se vuoi ambientare il tuo videogioco in Italia IViPro (Italian Videogame Program) può esserti utilissimo.
Matteo Lupetti
Asciano, IT
Assassin's Creed 2 di Ubisoft (immagine da un press kit di IViPro)
Assassin's Creed 2 di Ubisoft. Immagine: press kit di IViPro.

Il videogioco è da sempre incentrato sul simulare spazi digitali esplorabili, che spesso si sono mescolati con la realtà. Grandi produzioni, come il recente Marvel's Spider-Man per PlayStation 4, hanno usato ambientazioni reali (in questo caso Manhattan), mentre l’avvento della realtà aumentata e della realtà mista suggerisce un futuro in cui sarà persino difficile riconoscere i confini del videogioco. Ma, al di là del doveroso dibattito su come le aziende tech rischiano di diventare il filtro definitivo sullo spazio che ci circonda, questa sovrapposizione di digitale e reale può rivelarsi l’occasione per creare interessanti sinergie tra territorio e videogioco.

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Per esempio, Monteriggioni, in provincia di Siena, gode tuttora della visibilità offerta da Assassin’s Creed 2, che posiziona nella città la villa della famiglia del protagonista. L’ufficio turistico locale ha confermato via email a Motherboard che nell’ultimo sondaggio (risalente al 2016) l’11,4 percento dei turisti ha affermato di aver scoperto Monteriggioni proprio grazie al videogioco. Intanto, la United Nations World Tourism Organization sta collaborando con Niantic — sviluppatore di Pokémon Go — per creare esperienze in realtà aumentata progettate per la promozione turistica.

Per questo Andrea Dresseno — responsabile dell’Archivio Videoludico della Fondazione Cineteca di Bologna — ha creato IViPro (Italian Videogame Program). IViPro — nato nel 2016 dopo due anni di lavoro — mette in contatto sviluppatori interessati ad ambientare il loro videogioco in Italia con le amministrazioni locali, collabora a un elenco di tutte le apparizioni dell’Italia nei videogiochi sul portale Italy for Movies di Istituto Luce Cinecittà e ha creato un archivio di storie, leggende, personaggi e luoghi italiani a cui gli sviluppatori possono ispirarsi. Ha poi contribuito al progetto Mi Rasna — un videogioco strategico ambientato in epoca etrusca, disponibile gratuitamente su smartphone e realizzato insieme a più di cinquanta musei e parchi archeologici — e, di recente, ha anche fatto da consulente per il bando Playable Bologna, con cui il Comune di Bologna finanzierà un videogioco pensato per valorizzare la storia della città.

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Abbiamo notato che finora c'è stata una certa stereotipizzazione nell'uso dell'Italia nei videogiochi,” ha spiegato Dresseno via email. “Crediamo che si debba lavorare per sfatare questi stereotipi, per valorizzare percorsi meno noti e meno battuti come i piccoli borghi o quelle regioni che sono meno al centro dell'immaginario collettivo. […] Non si tratta solo di far crescere il turismo, ma di differenziarlo.”

“[E] non [vogliamo] solo condurre i videogiocatori abituali a scoprire i luoghi giocati” ha continuato Dresseno, “ma anche avvicinare ai videogiochi nuove fasce di pubblico mosse dalla curiosità verso storie a loro vicine.”

L’avventura grafica The Hand of Glory di Madit Entertainment e Daring Touch è uno dei primi videogiochi ad aver approfittato dell’aiuto di IViPro, e sarà ambientato nel piccolo borgo di San Leo. Grazie alla collaborazione di IViPro — che ha messo Madit Entertainment in contatto con la Film Commission dell’Emilia Romagna — il progetto ha ora il patrocinio ufficiale del Comune.

“Volevamo scrivere una storia sensata e avvincente che avesse dei forti legami con la realtà in cui viviamo,” ha scritto via email Carlo De Rensis di Daring Touch. “Siamo perfettamente consapevoli che avremmo ottenuto più visibilità scegliendo luoghi con una risonanza mediatica maggiore, ma […] c’è un vantaggio che deriva dalla collaborazione con San Leo: l’entusiasmo. La grande città è attratta da iniziative di questo tipo, ma il piccolo borgo ne è addirittura orgoglioso.”

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Piazza Dante Alighieri di San Leo in The Hand of Glory. Immagine: Svilupparty.

“Troviamo che sapere che i misteri su cui stai videoludicamente indagando sono basati su fatti reali fanno assumere alla storia tutto un altro sapore,” ha aggiunto Stefano Rossitto, che dirige il progetto The Hand of Glory. “Vogliamo che la gente resti affascinata, che magari si senta spinta a fare delle ricerche al di fuori del gioco o addirittura a visitare in prima persona le location da noi umilmente rappresentate.”

Il prossimo appuntamento di IViPro sarà venerdì 23 novembre a Bologna, con il seminario Videogiochi, territorio e patrimonio: esperienze e opportunità, incentrato sulla promozione territoriale attraverso il videogioco. È indirizzato soprattutto alle istituzioni, ma sarà aperto a chiunque voglia approfondire l’argomento sentendo parlare esperti, sviluppatori ed enti che hanno già usato il videogioco in chiave divulgativa.