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Tecnologia

La teoria delle onde gravitazionali potrebbe essere confermata domani

Le indiscrezioni più recenti lasciano trapelare l'entusiasmo per l'annuncio di domani, che potrebbe cambiare radicalmente il panorama della fisica moderna.
La collisione tra due buchi neri, attorno a loro lo spazio mutato dall'interazione tra i due corpi. via Forbes

Update: Guarda lo stream della conferenza, ora in diretta:

Sono sempre di più le indiscrezioni che vorrebbero che nella conferenza del

Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO)

annunciata per domani verrà confermata la teoria delle onde gravitazionali di Albert Einstein, in occasione del centesimo anniversario della prima pubblicazione a riguardo del fisico tedesco.

"100 anni dopo che Einstein aveva teorizzato l'esistenza delle onde gravitazionali, la National Science Foundation aduna gli scienziati dell'MIT Caltech e del LIGO Scientific Collaboration per aggiornare la comunità scientifica riguardo gli sforzi che stanno venendo portati avanti per individuarli," si legge in un annuncio pubblicato pochi giorni fa sul sito ufficiale del LIGO.

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Tutte le spiegazioni del caso le daremo in occasione dell'annuncio, ma un breve riassunto della situazione è quantomeno necessario. Le onde gravitazionali sono delle increspature dello spaziotempo, delle onde che si muovono alla velocità della luce e che vengono generate dall'interazione tra corpi super massivi, per esempio due buchi neri che collidono—Furono teorizzate un centinaio di anni fa dalla teoria della relatività generale di Einstein, ma per ora non sono ancora state ufficialmente confermate.

Concretamente, un corpo che si muove nello spazio tempo disturba, con il suo movimento, il tessuto del reale—Il corpo, quindi, produce delle increspature nel tessuto del reale, un po' come una barca che attraversa un lago: quelle increspature sono le onde gravitazionali, prodotte grazie all'energia scaturita dal movimento del corpo. La loro esistenza fu dedotta osservando due pulsar girare su loro stesse: il rallentamento dei due corpi derivava dalla produzione di onde gravitazionali.

Confermare l'esistenza delle onde gravitazionali grazie a uno strumento in grado di osservarle come il LIGO corrisponderebbe ad un passo avanti incredibile nella fisica moderna: infatti, nello studio delle origini del nostro universo, il problema più annoso nel cercare di risalire cronologicamente all'istante del Big Bang è da trovarsi nei primi 400.000 anni successivi a esso. In quegli anni, infatti, la materia era talmente densa e nebulosa da impedire persino alla luce di sfuggire, di fatto rendendo impossibile l'osservazione a posteriori. Le onde gravitazionali, invece, se fedeli alla teorizzazione di Einsten, esisterebbero sin dal principio, e potrebbero costituire quindi un ottimo metodo di osservazione.

Le indiscrezioni sull'annuncio arrivano da una recente "fuga" di mail che farebbero trapelare l'entusiasmo, da parte degli scienziati, per l'annuncio di domani. Non ci resta che attendere.

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