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Tecnologia

L'FBI è sempre più vicina a poter hackerare legalmente qualunque computer

Gli attivisti per la privacy stanno chiedendo al Congresso di rifiutare le modifiche alle norme.

(Immagine: Evan Vucci/Bloomberg e Getty Images)

La Corte Suprema potrebbe aver appena espanso i poteri dell'FBI per quanto riguarda le operazioni di hacking, spalancando ai federali le porte necessario a penetrare legalmente in qualunque computer del paese—e forse del mondo—con un singolo mandato approvato da un qualsiasi giudice degli Stati Uniti.

Giovedì, la corte ha approvato una discussa modifica nella Rule 41 of the Federal Rules of Criminal Procedure, una norma procedurale che regola quando e in quali circostanze i giudici possono approvare un mandato di perquisizione e sequestro.

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Nella vecchia versione della Rule 41 i giudizi potevano approvare dei mandati che autorizzassero operazioni di hacking—o come le chiama l'FBI, tecniche investigative di rete, NIT (network investigative technique)—solo nell'ambito delle loro giurisdizioni.

Dopo le ultime modifiche, proposte inizialmente dal Dipartimento della Giustizia nel 2014, i giudici possono approvare operazioni di hacking che si consumeranno al di fuori delle loro giurisdizioni locali se le coordinate dell'obiettivo sono sconosciute o fa parte di una rete di computer infetti, o botnet, sotto controllo criminale.

Questa modifica potrebbe essere "la più grande espansione di potere di sorveglianza extraterritoriale dalla nascita dell'FBI," secondo Ahmed Ghappour, un esperto legale di crimini informatici e professore per la UC Hastings.

"Questa modifica potrebbe essere "la più grande espansione di potere di sorveglianza extraterritoriale dalla nascita dell'FBI."

In supporto a queste modifiche, il Dipartimento di Giustizia ha affermato che quando gli imputati sfruttano tecnologie per nascondere la loro posizione (come per esempio i proxy, oppure Tor) i giudici dovrebbero poter approvare mandati che vanno oltre la loro giurisdizione.

"I criminali oggi hanno accesso istantaneo a sofisticate tecnologie per l'anonimato, utili a celare la loro identità mentre perpetrano crimini su internet, e l'uso di ricerche da remoto, spesso, è l'unico meccanismo che le autorità possono sfruttare per identificarli e trovarli," ha spiegato in una dichiarazione Peter Carr, portavoce del Dipartimento della Giustizia.

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"Questo emendamento permette di richiedere ai tribunali di rivedere le domande di mandato in contesti in cui non è ancora chiaro a quale giudice spetti l'autorità di giurisdizione."

Il tempismo dell'approvazione è perfetto per i federali. Due differenti giudici hanno recentemente messo in dubbio la legalità delle azioni di hacking di massa perpetrate dall'FBI nell'ambito del indagine sul sito di pedopornografia Playpen.

Nelle ultime due settimane, un giudice ha rifiutato le prove raccolte dall'FBI contro uno degli imputati identificati durante l'indagine dello scorso anno. Un giudice, relativamente a un altro caso della stessa operazione, ha richiesto l'annullamento delle prove. Entrambi i giudici affermano che il singolo mandato che l'FBI ha ottenuto per hackerare gli utenti di Playpen non è valido perché ha violato le restrizioni territoriali della Rule 41.

Sostenitori della privacy, esperti legali e Google da tempo si oppongono alle modifiche della Rule 41 e all'inserimento di queste nuove norme, e affermano che il Congresso dovrebbe intervenire nel dibattito per rifiutare o contenere le modifiche.

"Il Dipartimento della Giustizia sta silenziosamente provando a garantirsi la possibilità di poter penetrare in qualunque computer del paese, mascherandolo l'operazione come un aggiornamento burocratico," ha dichiarato Amie Stepanovich, U.S. Policy Manager per Access Now, organizzazione per i diritti digitali.

"Un mutamento legislativo così monumentale non dovrebbe passare inosservato dal Congresso, nei panni di una mera normativa procedurale," ha detto in una dichiarazione Neema SIngh Guliani, consulente legislativa per l'American Civil Liberties Union. "Il Congresso dovrebbe rifiutare le modifiche proposte alla Rule 41."

Ora, il Congresso ha tempo fino al 1 dicembre per intervenire, secondo la legge americana che regola i processi di legiferazione. Se il Congresso non farà nulla, la norma verrà automaticamente approvata.

Dopo, Ron Wyden (D-Oregon) ha annunciato che intende "Introdurre una norma per invertire questi emendamenti, e per richiedere ulteriori dettagli sul torbido processo di autorizzazione alle richieste di hacking da parte del governo."