FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

La prima consegna di un camion a guida autonoma di Uber

È l'inizio della fine per i camionisti?
Foto via.

Chissà che sapore hanno le 50.000 lattine di birra che hanno percorso oltre 190 chilometri—da Fort Collins fino a Colorado Springs—a bordo di un camion a guida autonoma di Otto, la startup acquisita da Uber l'estate scorsa.

Il carico è arrivato a destinazione sano e salvo il 20 ottobre scorso, grazie al sistema di guida autonomo che ha gestito sterzo, freno ed acceleratore, mentre un operatore monitorava lo svolgimento dell'operazione dalla cuccetta del veicolo.

Uber Technologies Inc. e Anheuser-Busch InBev NV hanno collaborato all'impresa. "Abbiamo voluto dimostrare che gli elementi di base della tecnologia ci sono già; noi abbiamo la capacità di portarla su strada" ha dichiarato Lior Ron, il presidente e co-fondatore del gruppo Otto di Uber. "Siamo ancora nelle fasi di sviluppo e stiamo lavorando su hardware e software." Se riuscissero nel loro intento, la InBev potrebbe risparmiare 50 milioni di dollari all'anno per trasportare le sue bevande.

Quelli di Otto hanno negoziato con lo stato del Colorado il permesso per mappare il percorso e svolgere la consegna—il camion è stato seguito anche da un'auto della polizia. I prerequisiti prevedevano che si svolgesse di prima mattina, quando il traffico è meno intenso e in una giornata che presentasse condizioni meteo favorevoli. Uber ha intenzione di collaborare con le case automobilistiche, per produrre i velivoli e i negoziati si trovano ancora nelle prime fasi.

Possiamo dire di trovarci di fronte alla prima consegna soffiata a qualche povero camionista per la serie i robot ci ruberanno il lavoro? Per il momento, non completamente: il mezzo necessita, infatti, di un supervisore umano, piuttosto, gli autisti potranno fare svolgere al sistema di autoguida tutti i compiti sopra citati. Attualmente, il mezzo si rivela più affidabile percorrendo tratte predefinite su strade extraurbane dove possono presentarsi meno imprevisti rispetto ai percorsi cittadini, quindi i camionisti possono dormire sonni tranquilli ancora per un po', anzi, speriamo che presto possano schiacciare qualche pisolino in più anche quando stanno viaggiando.