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Tecnologia

I cellulari non causano il cancro

Una ricerca durata 11 anni è arrivata alla conclusione che le onde radio dei cellulari non ci friggono il cervello. Nessun legame con cancro e leucemia, ma potete sempre dubitare se vi va.
Un'antenna telefonica, che non causa il cancro. Immagine: Elsie esq./Flickr

Be', non siete sollevati? In caso foste ancora preoccupati che quel piccolo aggeggio che tenete vicino alla faccia tutti i giorni vi stesse rovinando il cervello, potete stare tranquilli. Un lungo progetto di ricerca sui possibili rischi legati all'uso dei cellulari ha scoperto che, udite udite, non c'è alcuna prova di effetti dannosi per la salute.

La ricerca è stata condotta in Inghilterra dal Mobile Telecommunications and Health Research (MTHR), ed è stata finanziata dal governo e dalle aziende di telecomunicazioni con qualcosa come 16 milioni di euro. Comprende numerosi studi effettuati negli ultimi 11 anni (già riassunti in un report del 2007), che hanno portato a ben 60 articoli con peer-review. Piuttosto esaustiva, che dite?

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Se tutto questo lavoro per un problema che molti considerano poco più che una superstizione e una tecnofobia vi sembra un po' eccessivo, tenete presente che quando è cominciato, le linee telefoniche fisse e i fax erano ancora dovunque. David Coggon della Southampton University, a capo del progetto MTHR, lo fa notare nel comunicato stampa che anticipa il report. “Quando il programma MTHR è stato ideato, c'erano molte incertezze scientifiche sui possibili rischi per la salute delle tecnologie associate ai telefoni cellulari,” dice.

Sintetizza le 50 pagine dello studio in una frase: “Questo programma di studi indipendente è ora completo, e nonostante le lunghe ricerche, non abbiamo trovato prove del fatto che le onde radio prodotte dai cellulari o dai ripetitori comportino rischi per la salute.”

Anche se i risultati potrebbero non essere così inaspettati, aiutano almeno a smentire le solite teorie complottiste e sono più soddisfacenti dei precedenti studi che finivano sempre col dire “sono necessarie ulteriori ricerche."

Nello specifico, il progetto ha incluso studi che sfatavano miti come “le stazioni base fanno nascere i bambini con il cancro” e “i cellulari fanno venire la leucemia.” I media amano le storielle sul cancro, ma le ricerche non le confermano. “Nessuno dei nostri studi ha trovato un'associazione tra l'esposizione ai segnali telefonici e l'aumento del rischio di sviluppare un tumore,” dicono i ricercatori.

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Nel primo studio hanno analizzato 1.400 casi di bambini malati di cancro, calcolando quanto vicino fossero nati a una stazione, che tipo di onde questa emettesse e quanto fosse forte il segnale nella zona. Non hanno trovato nessuna correlazione tra questi dati e l'incidenza dei tumori.

Poi si sono concentrati sulla leucemia. Siccome il cranio e la mascella contengono il 13 percento del midollo osseo attivo (quello rosso) di tutto il corpo, e sono anche le parti più a contatto con il cellulare quando lo si usa, i timori potevano avere un senso. Ma, intervistando i malati di leucemia, i ricercatori non hanno trovato un nesso con l'uso regolare del telefono. “Non c'erano prove che il rischio aumentasse col tempo, né in termini di anni di utilizzo, né rispetto al numero di ore giornaliere passate la cellulare,” scrivono.

Un altro aspetto di interesse era capire se le trasmissioni TETRA—i segnali radio usati dai servizi di emergenza—potessero causare i sintomi della condizione (non riconosciuta a livello medico) nota come ipersensibilità elettrica. Hanno effettuato alcuni studi su soggetti che dichiaravano di essere ipersensibili ai campi elettromagnetici per vedere se intuissero davvero di essere esposti al segnale. Risultato: non se ne accorgevano.

Certo, nonostante questa lunga ricerca, ci sarà sempre qualcuno che considererà i cellulari la causa di tutti i mali della società. Noi siamo per natura—e forse per fortuna—sospettosi delle cose nuove, il che significa che spesso le tecnologie diventano il capro espiatorio. Poi c'è il fatto che è quasi impossibile provare che qualcosa non è vero—“l'assenza di prove non è la prova di niente” e robe così.

Il report ammette anche di non essere definitivo. Infatti, nonostante le lunghe analisi e le prove convincenti, conclude con la solita esortazione a effettuare ulteriori ricerche. Un progetto, chiamato COSMOS, è tuttora in corso e sta studiando da tempo 100.000 inglesi che usano il cellulare “per essere sicuri che non ci siano effetti dannosi sul lungo periodo, cosa che diverrebbe evidente solo dopo molti anni.”

Nel frattempo, aspettiamoci altri proclami su come i cellulari ci stanno friggendo il cervello. Toh guarda, eccone un altro fresco fresco.