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Tecnologia

E se l'Universo fosse un videogioco?

Ipotizziamo per assurdo che l’universo sia effettivamente un enorme gioco simulato.

Gli esseri umani covano sospetti nei confronti nella realtà da millenni, e per buone ragioni. Il fatto di essere nati su un sasso nello spazio che sfreccia intorno ad una mastodontica fusione nucleare è, dopo tutto, un'esperienza di per sé disorientante. Non c'è da meravigliarsi, allora, se abbiamo passato migliaia di anni a fare speculazioni sugli invisibili parametri della realtà, e su quali e quanti ruoli dovremmo giocare noi stessi.

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Una delle teorie più allucinate che si staglia in questo panorama di sfiducia verso tutto ciò che è spazio-temporale, è la "ipotesi della simulazione," l'idea che l'universo sia una simulazione e che siamo solo pedine al suo interno. Questa protuberanza dell'esistenzialismo non ha fatto altro che guadagnare terreno da quando esistono videogiochi di realtà virtuale come The Sims o Second Life, e sta cominciando a essere presa sul serio anche da un punto di vista scientifico.

Ipotizziamo allora per assurdo che l'universo sia effettivamente un enorme gioco simulato che somiglia in qualche modo ai giochi fatti dall'uomo. Un po' di domande si fanno subito strada: Com'è il gameplay? Chi sono i giocatori? Respawniamo quando moriamo? Saliamo di livello se giochiamo bene? E soprattutto: qual è l'obiettivo del gioco?

Se parliamo dell'esperienza di gameplay che facciamo nella realtà, è abbastanza ovvio che ci troviamo nell'open world di un RPG multiplayer tipo World of Warcraft, con il livello di difficoltà settato su "follia totale." È una interpretazione populista che dà per scontato che tutti i giocatori condividano la medesima percezione del gioco e che possano influenzarsi e collaborare tra loro.

Screenshot del MMORPG Anarchy Online. Immagine: Funcom Productions Ma ci sono anche altre opzioni—dipende tutto da chi pensi che sia il "giocatore" della realtà. Per esempio, se siete meno populisti e più totalitaristi teologici, potreste dire che l'universo è più simile ad un sandbox, tipo The Sims o Minecraft. In questo caso, ci sarebbe solo un giocatore, simile a dio, che scommette con il nostro destino con la stessa tranquillità con cui noi lo facciamo con i nostri Sims. Detto questo, è ragionevole escludere tutta un'altra serie di gameplay, tra cui giochi zero-player e FPS. E arriviamo al giro di domande conseguente: respawninamo quando moriamo, o saliamo di livello quando giochiamo bene? In altre parole: viviamo una volta sola? Considerato quante persone credono nella reincarnazione e nella vita dopo la morte, la risposta più popolare sarebbe forse che sì, i giocatori hanno più di una vita. Nel caso della reincarnazione, le capacità di un giocatore nel gioco influenzerebbero il tipo di avatar in cui si respawnerebbe nella partita successiva. Similmente, la tradizionale idea di andare in paradiso somiglia molto al passare di livello—i giocatori accumulano un certo tipo di punti esperienza e ottengono una ricompensa in cambio. Ma per quanto trovare parallelismi sia divertente, prove tangibili ci dicono che i respawn sono molto rari nel gioco della realtà, almeno per ora e per quanto ne sappiamo. Qualcuno è stato riportato indietro dal mondo dei morti, ma non si tratta di un evento banale come in Grand Theft Auto, dove puoi lanciarti da un elicottero che esplode e respawnare intonso.

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I molti modi per morire in GTA V. Credit: YouTube/Search and Destroy" (@DeathBringerPSN) Un giorno riusciremo a creare aldilà digitali, ma c'è ancora tanta strada da fare, tecnologicamente parlando. A questo punto, dunque, sembra che la realtà offra soltanto una partita, a un gioco senza salvataggi. La cosa suona un po' deprimente, ma ricordatevi, stiamo parlando di un massive multiplayer game, quindi ci sono un sacco di cose da fare. Oppure, la realtà potrebbe anche essere interpretata come un gioco a turni multi-generazionale in cui le persone cercano di battere il gioco tutte insieme, anche se gli avatar non lo sanno. Il che porta all'ultima domanda: Se l'universo è un gioco simulato, qual'è l'obiettivo? Siamo davanti alla classica domanda sul "significato dell'esistenza" vista attraverso le lenti del gioco, e una risposta definitiva probabilmente non c'è. Ma ci sono un paio di possibilità intriganti, la più ovvia delle quali è il divertimento. I mondi virtuali più popolari che abbiamo mai creato sono stati fatti con il nobile scopo del divertimento, e magari anche l'universo condivide questo impetus. Di nuovo, si può interpretare la cosa da più punti di vista, a seconda di chi consideriamo essere il giocatore (o i giocatori). Se siamo tutti giocatori, allora forse l'obiettivo del gioco è semplicemente il nostro piacere e il nostro divertimento—come nelle filosofie più edonistiche.

Ma dalla prospettiva totalitarista, c'è un potere più grande che gioca con noi. L'obiettivo del gioco sarebbe allora un mistero per tutti, ma l'ipotesi del divertimento continuerebbe a suonare bene.

Secondo Man in Black, il nostro universo non è neanche un gioco particolarmente sofisticato. Crediti: YouTube/Остап Бендер Dopotutto, l'idea che un potere superiore tenga sottocontrollo le faccende di noi mortali per puro divertimento risale almeno all'Iliade, e la posta in gioco nella nostra civiltà si è alzata parecchio da allora. E siamo solo esseri umani—chi lo sa che razza di giochi tipo Sims si possono giocare con civiltà aliene? Se fossi un potere superiore, giocherei sicuro anche a quelli. Esattamente come sono mille le vie per dare un senso all'esistenza, altrettanto infiniti sono i possibili obiettivi nel nostro universo simulato immaginario. Forse l'obiettivo è quello di prevenire l'entropia nell'universo, un famoso finale cosmologico secondo cui tutta la materia dell'universo è destinata all'entropia totale. Forse, il punto è scoprire nuove dimensioni—passare di livello in modo letterale. O forse l'obiettivo del gioco è diffondere la coscienza nell'universo, come pensava lo scienziato aerospaziale russo Konstantin Tsiolkovsky. Il vostro obiettivo personale consiste forse nel prendere più punti altruismo possibile, o nel moltiplicare le ricchezze, o nell'arrivare in fondo al gioco ancora interi. Qualunque esso sia, che possiate trovare abbondanti power-up lungo la via.