Su questo pianeta soffiano venti supersonici che sciolgono il metallo
Una mappa delle temperature di WASP-43b. Secondo il sito di Hubble, "di giorno, la zona bianca raggiunge i 2 800 gradi Fahrenheit. La parte notturna, arriva ai 1 000" Immagine: NASA, ESA, and K. Stevenson, L. Kreidberg, and J. Bean

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Su questo pianeta soffiano venti supersonici che sciolgono il metallo

Ed è per questo che non ci trasferiremo mai laggiù.

Mentre sogniamo di esportare la specie umana anche su altri pianeti, l'osservazione di pianeti reali che orbitano attorno a stelle lontane permette di dare un'occhiata al nostro futuro, che si prospetta davvero interessante. Questo allettante futuro fantascientifico si cela dietro la più recente e dettagliata mappatura mai fatta delle temperature e delle acque di un pianeta extrasolare—ma togliti dalla testa di farci un salto nei prossimi giorni.

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Il pianeta di cui stiamo parlando si chiama WASP-43b. Distante 260 anni luce dalla terra, fu scoperto inizialmente nel 2011 grazie al metodo del transito. Gli astronomi hanno rilevato il pianeta osservando i cali di luminosità della stella attorno a cui orbita, causati dal suo passaggio tra la stella e la Terra.

Sfortunatamente WASP-43b non sarà la nostra prossima casa, anche nel caso in cui riuscissimo a viaggiare così lontano per andare a darci un'occhiata. Grazie al Telescopio Spaziale Hubble gli scienziati hanno confermato che le condizioni su quel pianeta sono estreme, per usare un eufemismo.

Il pianeta ha più o meno le stesse dimensioni di Giove ma ha il doppio della sua massa, ed è così vicino alla stella da cui dipende da compiere un'orbita intera attorno ad essa ogni 19 ore. Inoltre la rotazione sul proprio è bloccata dall'estrema gravità, così un lato del pianeta è sempre rivolto verso la stella e l'altro verso lo spazio profondo, generando una condizione di giorno/notte perpetua. Esattamente come la Luna, che mostra alla Terra sempre lo stesso lato.

Visto che solo metà del pianeta è riscaldato dalla luce della sua stella si genera un'atmosfera infernale. I venti spirano alla velocità del suono dal lato "diurno" del pianeta, in cui le temperature si aggirano attorno ai 1,600 gradi—abbastanza caldo da sciogliere il metallo--, al lato "notturno", dove in realtà si sta abbastanza freschi grazie alla sua media di 530 gradi.

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This video shows WASP-43b's weather over the course of a solar rotation. The side getting cooked by its star gets really cooked. For more, see this page.

Nonostante manchino delle caratteristiche importanti, gli scienziati hanno una manciata di metodi per capire come sia un pianeta extrasolare. Nel caso di WASP-43b hanno combinato dei dati ottenuti grazie a due differenti metodi per determinare la costituzione dell'atmosfera del pianeta. La spettroscopia ha rilevato un'abbondanza d'acqua e la struttura delle temperature dell'atmosfera, mentre l'osservazione delle orbite del pianeta ha messo in luce la presenza di masse d'acqua e differenti temperature a longitudini diverse.

Tutto sommato questi dati hanno sviluppato una dettagliata mappa delle temperature nei differenti livelli dell'atmosfera e la distribuzione del vapore acqueo del pianeta extrasolare

Queste scoperte hanno implicazioni interessanti per la comprensione delle dinamiche atmosferiche e della formazione di pianeti giganti come Giove. "Le osservazioni sono una prova del concetto che l'atmosfera di una pianeta extrasolare in transito può essere definita attraverso varie teniche," dice Ray Villard dello Space Telescope Science Institute di Baltimora.

Dunque non ci troviamo davanti ad una nuova Terra—ci serviranno nuovi imponenti telescopi per determinare l'atmosfera di pianeta extrasolari simili alla terra—ma è comunque una scoperta interessante. "Queste misurazioni hanno battuto la strada per un nuovo tipo di planetologia comparativa," dice Jacob Bean, leader del team di ricerca dell'Università di Chicago. Queste osservazioni possono essere utilizzate come riferimento per definire l'atmosfera di altri pianeti e le strutture dinamiche.

WASP-43b è anche una interessante singolarità studiata. Non abbiamo lo stesso tipo di realtà estreme nel nostro sistema solare, dunque questo è un interessante esempio di formazione dei pianeti e fisica planetaria in azione—specialmente dove entra in gioco l'acqua.

Nel nostro sistema solare c'è dell'acqua intrappolata sotto la superficie o cristallizzata in nuvole ghiacciate come su Giove. Osservare che forma abbia assunto il vapore acqueo su un pianeta extrasolare così estremo è utile per comprendere meglio le dimensioni dei fenomeni dei nostri grandi pianeti.

In più, la composizione degli elementi è fondamentale per la comprensione della costituzione di un pianeta. Scoprire che WASP-43b ha circa la stessa quantità di acqua di una gigante gassosa con più o meno la stessa composizione del Sole ci permette di comprendere più a fondo i principi fondamentali della formazioni di questo pianeta.

Cosa è certo è che WASP-43b non assomigli nemmeno per sbaglio alla Terra e che la presenza di acqua nella sua atmosfera non incide sul numero e sulle strutture dei pianeti extrasolari simili alla Terra. Nonostante ciò, sapere qualcosa di più sui pianeti dell'Universo non fa male, così che quando finalmente il Telescopio Spaziale James Webb verrà lanciato avremmo più strumenti per capire dove guardare nella ricerca di una nuova casa.