Immagine: Mediagalleries/Twitter
Pubblicità
Pubblicità
Come potete notare, si tratta di un processo ancora rudimentale, e di sicuro non prenderà il posto dello staff del New York Times. Tuttavia, questo esempio di bot la dice lunga sull'evoluzione delle notizie automatizzate.Mettersi alla ricerca di fatti che possono diventare notizia monitorando Twitter non è una novità. I giornalisti lo fanno 24 ore su 24, un po' come succede con i lanci delle agenzie di stampa. Però, individuare i fatti interessanti tramite algoritmi e notificarli attraverso un bot, senza il minimo intervento umano in tutto il processo, è un altro paio di maniche.È tutto abbastanza ovvio: dato che siamo quasi sempre collegati a internet, non esistono molte ragioni per non sapere tutto ciò che accade in ogni preciso istante. Il lavoro di Steiner è solo l'ultimo piccolo tentativo di sfruttare questo enorme potere dell'informazione. "Dato che le Olimpiadi sono una manifestazione di interesse comune, un numero elevato di persone si ritrovano a condividere l'evento in una moltitudine di lingue diverse sui social network a livello globale, il che le rende un oggetto ideale di studio," ha scritto Steiner nell'articolo.Nonostante tutto, il pensiero che l'industria dell'informazione sia affidata completamente ai robot è molto sconcertante, e non solo perché ci lavoro anch'io. Eppure, è così. Kristian Hammond, co-fondatore di Narrative Science, un'azienda che automatizza la scrittura di contenuti da diversi anni, prevede che, entro il 2030, il 90 percento delle notizie potrebbe essere scritta dai computer.La settimana scorsa, un robot ha scritto una breaking news su un terremoto a Los Angeles, pubblicato sul LA Times—cioè, una storia di spicco su un giornale importante. E poi c'è la recente partnership tra Buzzfeed e Whisper per automatizzare le storie e creare contenuti originali sulla base del crowdsourcing di dati, proprio come i Wikipedia bot di Steiner. Solo che, in questo ultimo caso, ci saranno migliaia e migliaia di lettori.#BreakingNews candidate via @WikiLiveMon: http://t.co/8urCEpUKkc. Media gallery: pic.twitter.com/rE6JMkxQ4A
— mediagalleries (@mediagalleries) 27 Marzo 2014