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Tecnologia

Il nuovo mantello dell'invisibilità è bello enorme

Le tecnologie di occultamento hanno fatto un salto in avanti, ma c'è ancora parecchio da fare prima di rendere invisibili gli eserciti del futuro.
Immagine: Andreas Weiser/Flick

Quando salta fuori una nuova storia su qualche scienziato che ha sviluppato un vero e proprio mantello dell'invisibilità, gli amanti del fantasy corrono ad aggiornare la loro lista di artefatti magici di Harry Potter che sono diventati realtà (il più recente è il boccino d'oro). Tuttavia, nessuno dei tentativi di ottenere la tecnologia stealth perfetta è in grado di mascherare completamente un oggetto alla vista.

Fino a poco tempo fa, parte del problema è stata semplicemente una questione di scala. Gli scienziati sanno da anni che i metamateriali ottenuti da tessuti sintetici possono essere usati per controllare la propagazione della luce. Nello specifico, i materiali artificiali distorcono la luce intorno a un oggetto, rendendolo invisibile a determinate lunghezze d'onda. Tuttavia, questo approccio permetteva di fabbricare solo roba invisibile di dimensioni microscopiche.

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Ora, un gruppo di ricercatori della University of Central Florida, guidati da Debashis Chanda, hanno perfezionato una tecnica di stampa nanotransfer in grado di creare strati estesi di metamateriale—un quadrato di dieci centimetri di lato. Questi tasselli possono essere cuciti insieme con uno strumento automatico per creare una copertura molto più vasta, mi ha spiegato Chanda in una email.

Significa che la tecnologia potrebbe finalmente avere delle applicazioni nella vita reale, ha detto il ricercatore. "La produzione di superfici di metamateriali così grandi, tramite una semplice tecnica di stampa, consentirà la realizzazione di nuovi dispositivi basati su risposte ottiche ingegnerizzate su scala nanometrica."

La ricerca è stata pubblicata come storia di copertina sul numero di marzo della rivista Advanced Optical Materials. Ecco alcuni dettagli tecnici per i guru di ottica/nanotecnologia che si nascondono tra di voi:

La tecnica di stampa nanotransfer crea un film composto di metallo e dielettrico, impilati insieme in un'architettura 3D con pattern su nanoscala per l'impiego nel campo della luce visibile. Il controllo della risonanza elettromagnetica sulla matrice in 3D permette, tramite la manipolazione strutturale, un controllo preciso sulla propagazione della luce. Grazie a questa tecnica, possono essere create superfici estese di questo materiale speciale, che, in precedenza, erano limitate a dimensioni su scala micrometrica.

Tuttavia, questo non significa che possiamo correre fuori e iniziare a nanostampare e cucire insieme enormi mantelli per camuffare il primo esercito invisibile al mondo. Naturalmente, c'è ancora un problema. Nella fase attuale, il mantello distorce solo la luce nella porzione dello spettro rosso e blu, non quella del visibile. Quindi, non è esattamente una invisibilità come la intendiamo tutti. Eppure, Chanda crede che, nel giro di pochi anni, la tecnologia potrebbe portare ad applicazioni reali nel campo delle tecnologie stealth, dei sensori e del camuffamento—in modo da ingannare i vari rivelatori a infrarossi e nascondere i caccia alla vista del nemico.

La ricerca è stata finanziata dall'Office of Naval Research, e ora Chanda e colleghi stanno facendo alcuni pitch con altri investitori, in modo da finanziare ulteriori studi. Nel paniere c'è anche l'azienda che ha vinto l'appalto per gli F-35, la Lockheed Martin. Nel frattempo, la Cina sta bruciando le tappe della sua corsa per sviluppare nuove tecnologie di occultamento, e battere gli Stati Uniti, finanziando non meno di 40 diversi mantelli dell'invisibilità, ora in fase di ricerca e sviluppo.

Vuol dire che dovremmo aspettarci, a breve, di (non) vedere una guerra invisibile? Per la delusione di tutti i fan della mimetica ottica di Metal Gear Solid, temo che questa tecnologia rimarrà uno dei tanti artefatti magici nella lista dei fan di Harry Potter. Almeno, così sarà per qualche altro anno ancora.