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L'ultima volta che gli oceani erano così acidi, il 96% della fauna si è estinto

Il più grande evento di estinzione nella storia della Terra è stato causato da un processo di acidificazione non diverso da quello a cui assistiamo oggi.

Un nuovo studio rivela che il più grande evento di estinzione nella storia del pianeta è stato causato dalla rapida acidifiazione dei nostri oceani. Nella nostra atmosfera è finita una valanga di carbonio, e l'oceano ne ha assorbito altrettanto così velocemente che la fauna marina è semplicemente morta.

Ciò non fa presagire niente di buono per il presente, dato il ritmo paurosamente simile a quel periodo con cui i nostri oceani si stanno di nuovo acidificando. Parte del Pacifico, per esempio, è già così acida che​ i gusci delle lumache si sciolgono non appena nascono.

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La più grande moria della storia, l'estinzione del Permiano, ha fatto estinguere oltre il 90 percento delle specie sul pianeta—e il 96 percento delle specie marine. A riguardo sono state elaborate molte teorie sul come e perché la gran parte della vita sulla terra fosse finita sotto terra 252 milioni di anni fa, ma dei nuovi studi pubblicati su Science offrono le prove che l'elemento chiave sia stata l'acidifcazione degli oceani.

Un team guidato da dei ricercatori dell'Università di Edimburgo ha collezionato delle rocce provenienti dagli Emirati Arabi Uniti che risiedevano sul fondo dell'oceano centinaia di milioni di anni fa, e ha sfruttato degli isotopi di boro trovati all'interno per sviluppare un modello di mutazione dei livelli di acidificazione nei nostri oceani preistorici. Attraverso questo "approccio geochimico e geologico combinato," dicono gli scienziati, sono stati riusciti a ricreare un modello realistico della serie di "perturbazioni" che si sono consumate in quel periodo.

Ora credono che una serie di gigantesche eruzioni vulcaniche nel Trappo siberiano abbia lanciato una grande quantità di carbonio nell'atmosfera in un lasso di tempo di decine di migliaia di anni. Questa è stata la prima fase del processo di estinzione, in cui la vita terrestre ha incominciato a morire.

Lo studio spiega che la seconda fase si è consumata molto più in fretta. "Durante la seconda ondata di estinzioni una rapida e grande iniezione di carbonio ha causato una repentina acidificazione che ha portato al danneggiamento del biota marino," scrivono gli autori.

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Quindi significa che per questo studio dovremmo preoccuparci che ciò si ripeta anche ai giorni nostri?

"Sì," ha detto il dottor Rachel Wood, professore di geoscienze all'Università di Edimburgo e uno degli autori del paper.

"Siamo piuttosto preoccupati riguardo l'attuale acidificazione degli oceani," mi ha scritto in una mail. "Anche se il quantitativo di carbonio che ai tempi aveva fatto partire l'estinzione di massa era probabilmente molto più grande rispetto alle attuali riserve di combustibili fossibili, il ritmo a cui veniva rilasciato è simile a quello attuale."

In altre parole, il Trappo siberiano ha prodotto più carbonio nel complesso, ma noi lo stiamo producendo più velocemente. E questo sta modificando irrimediabilmente l'equilibrio del pianeta.

"La velocità di rilascio è stato il fattore decisivo che ha portato all'acidificazione degli oceani," ha detto Wood. Perché?

"La modalità di rilascio è fondamentale, perché gli oceani assorbono molto diossido di carbonio (CO2) dall'atmosfera, circa il 30 percento di quello prodotto dagli umani. Per ottenere un equilibrio chimico, parte di questo CO2 regisce con l'acqua a produrre acido carbonico. Alcune di queste molecole reagiscono a loro volta con l'acqua a formare ioni di bicarbonato e di idronio, incrementando l'acidità dell'acqua."

Gli animali marini i cui scheletri erano formati di carbonato di calcio—e ce ne erano molti, pensate alle lumache e ai coralli, che sono ancora oggi una parte fondamentale della catena alimentare—si sono disciolti o non si sonopiù formati. Ed è questo che sta accadendo oggi.

"Tra il 1751 e il 1994, il pH della superficie degli oceani è sceso da 8.25 a 8.14, con un aumento di circa il 30 percento di concentrazione di ioni H+ nei mari di tutto il mondo," ha detto Wood.

Tutto questo sta accadendo perché, dalla Rivoluzione Industriale in poi, l'umanità non ha fatto altro che bruciare tonnellate di combustibili fossili. Questo influisce sì sul cambiamento climatico ma anche su altre problematiche che hanno meno risonanza come, appunto, il processo di acidificazione degli oceani.

Gran parte della fauna marina è già in grave pericolo. Le ​barriere coralline stanno scomparendo e, come detto prima, le lumache di mare del Pacifico stanno morendo lentamente. Ma ciò che è peggio, è che l'acidificazione rappresenta una minaccia per l'intera biosfera marina e, ovviamente, anche per gli animali terrestri che dipendono da essa.

Nel 2013 ​un gruppo di scienziati marini ha pubblicato un ​report sullo stato degli oceani, descrivendo l'attuale processo di acidificazione come "senza precedenti." Ha mostrato come i mari non fossero così acidi da almeno 300 milioni di anni. Dobbiamo fare i conti con questa realtà: l'ultima volta che i mari sono stati in queste condizioni si è verificata la più grande estinzione di animali della storia del mondo.