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Tecnologia

La net neutrality ha vinto in Europa

Stappate la bottiglia migliore che avete in cantina: da oggi in Europa la rete sarà uguale per tutti.
Immagine: Shutterstock

"L'Europa è ora uno standard-setter globale per la difesa di un internet aperto, competitivo e neutrale. Ci congratuliamo con il Body of European Regolators for Electronic Communications (BEREC) per il suo lavoro diligente, le capacità dimostrate e la fermezza nell'opporsi a una pressione insensata proveniente dalle grandi lobby delle telecomunicazioni," ha dichiarato poche ora fa Joe McNamee, Direttore Esecutivo per European Digital Rights, poco dopo la pubblicazione, da parte del BEREC, delle nuove linee guida in termini di net neutrality.

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"[Queste linee guida] prevedono l'obbligo per le NRA—le autorità nazionali per la regolamentazione delle telecomunicazioni, in Italia l'AGCOM, ndr—di monitorare attentamente [lo stato della neutralità della rete] e garantire il rispetto delle regole per salvaguardare un trattamento del traffico equo e non discriminatorio nell'ambito della fornitura dei servizi di accesso a internet," si legge nella comunicazione appena pubblicata sul sito del BEREC.

Nel caso non si fosse capito, la notizia è davvero grossa: dopo 3 anni di battaglie legali e mediatiche l'Unione Europea ha deciso di garantire la salvaguardia della neutralità della rete, ovvero il principio per cui tutti i contenuti presenti su internet dovrebbero essere accessibili allo stesso modo. Per capirci: senza net neutrality una piattaforma digitale privata (Facebook, Twitter, Amazon—chiunque) potrebbe ricorrere allo sfruttamento dello zero-rating: ovvero pagare un internet service provider così da garantire ai clienti di quest'ultimo l'accesso senza spese ai servizi della piattaforma.

Un principio di questo tipo, applicato per esempio ad Amazon, configurerebbe un contesto di competizione sleale fortemente disabilitante per tutti gli altri marketplace online, di fatto chiedendo un pedaggio (Il regolare conteggio del traffico internet) per gli altri marketplace. È come se, in un certo senso, McDonald's convincesse il governo italiano a far pagare un pedaggio per l'ingresso in qualunque altro fast food, meno che i propri. Le grosse catene forse potrebbero fare a gara a chi riesce a pagare di più il governo di turno, ma una nuova? Morirebbe sul nascere.

Guidelines on EU European Commission30 agosto 2016

La decisione arriva dopo una lunga campagna partita dal basso e supportata dai grandi nomi della storia di Internet, e ha permesso oggi la pubblicazione di un insieme di linee guida chiare e precise. Lo scorso anno, infatti, l'Unione Europea aveva adottato una legge, conosciuta come Telecoms Single Market Regulation, che doveva in un certo senso normare il principio di neutralità della rete, ma che i supporter dell'internet libero avevano descritto come piena di falle e buchi logici tali da permettere il perpetrarsi di pratiche che minacciano il principio di neutralità della rete—come, appunto, lo zero-rating.

Le nuove linee guida sono state elaborato in una serie di consultazione durate sei settimane, e hanno godute del contributo e del supporto di oltre 480.000 cittadini a favore della net neutrality, che hanno fatto sentire la loro voce negli ultimi mesi attraverso campagne come quella di Save The Internet. Le autorità europee fanno sapere che la pratica dello zero-rating sarà categoricamente evitata in ogni contesto in cui possa minare l'equità di un mercato competitivo.

A seguito della decisione, la quasi totalità dei supporter della net neutrality in Europa ha definito queste nuove linee guida come una vittoria su tutta la linea. Sembra, incredibilmente, che non ci sia davvero nulla di cui lamentarsi.