Cavalcare animali selvatici è l'ultima moda idiota di YouTube

Una persona ha cavalcato un animale selvaggio indossando dei pantaloncini da spiaggia; l'ha fatto lanciandosi dalla prua di una barca, da qualche parte tra le foreste canadesi.

Mentre la barca si avvicina all'alce, l'uomo si accovaccia e infine si lancia verso l'animale atterrando sul suo dorso—visto il lamento dell'animale non credo gli abbia fatto piacere. L'alce tenta di scappare, l'uomo resiste per un po', poi viene disarcionato.

Il video ha già superato il milione di visualizzazioni, e gli agenti del British Columbia stanno già investigando sulla questione.

Appena una settimana prima, un altro video mostrava due uomini che "surfavano" sulla schiena di uno squalo balena, ovviamente il video ha fatto il giro di internet.

Saltare sulla schiena degli animali per sport non è esattamente una novità, ma è un trend che sembra aver riacquisito consensi ultimamente. La gente salterà sopra qualunque cosa possa ospitarli—ippopotami, orsi, struzzi, anche una giraffa di tre mesi.

Una ricerca su Google per le parole "whale shark rider" rivela dozzine di foto di persone che tentano di aggrapparsi alle pinne di uno squalo. In Florida, patria della più grande popolazione di lamantini degli Stati Uniti, una donna era stata arrestata nel 2012 per averne cavalcato uno.

Il sua viaggetto ha violato il Manatee Sanctuary Act e poteva costarle 60 giorni in prigione (è stato rilasciata sotto cauzione).

Quindi perché le perosne continuano a cavalcare gli animali selvaggi, nonostante la lunga lista di casi in cui queste persone sono state umiliate, multate e anche minacciate con la prigione? Secondo il Dr. Ian Robinson, veterinario e vice presidenti dei programmi per l'International Fund for Animal Welfare, ci sono in gioco due fattori.

"In un senso, c'è un elemento di machismo nell'interagire con la pericolosa fauna selvaggia—vi è un alto rischio per chi ci prova." ha detto a Motherboard. "Ma c'è anche il fattore video—metti il video su YouTube e guadagni centinaia di migliaia di visualizzazioni se il video diventa virale."

Come insegna Jackass e i suoi pericolosi stunt, quando un idiota fa qualcosa di stupido online, appaiono decine di imitatori pronti a replicare le sue gesta. Mettendo per un attimo da parte le questioni di rispetto e di etica nei confronti della natura, cavalcare un animale selvaggio può essere pericoloso. Secondo il professore Mark Orams, esperto di problemi nel turismo marino all'Auckland University of Technology, questo particolare tipo di comportamento può essere pericoloso per gli animali in forme che noi probabilmente nemmeno riconosciamo.

"Quando le persone si avvicinano troppo agli animali, spesso lo fanno in habitat piuttosto critici per la fauna, o in situazione importanti per le loro vite," ha detto a Motherboard, aggiungendo che questi sono spesso luoghi in cui la fauna partorisce o cresce i propri piccoli. "Disturbare questi comportamenti naturali rischia di generare conseguenze sul lungo termine."

I video che le persone pubblicano su YouTube di solito sono brevi. Non è mai chiaro per quanto tempo l'animale sia stato inseguito per ottenere quel filmato. Nel caso degli squali balena, un inseguimento di un'ora potrebbe aver impedito all'animale di ottenere la quantità di cibo necessaria di cui ha bisogno ogni ora per sopravvivere.

Nel caso dell'alce, spiega Robinson, l'impatto di questi inseguimenti poteva essere peggiore. Forzare un animale a fuggire imprime uno stress piuttosto forte sul suo corpo, specie se l'inseguitore è una barca e l'animale sta correndo.

Se il tutto si protrae per troppo tempo, potrebbe scaturire una miopatia da cattura, durante la quale i livelli di stress e adrenalina sono costantemente alti e quindi indice nocivo per l'animale, che può arrivare anche a morire. Robinson ha definito i video un "palese abuso degli animali."

"Osservare la fauna è una pratica fantastica, ma bisogna farlo nei suoi limiti," ha detto. "A volte le persone non rispettano gli animali selvatici, pensano che siano lì per il loro divertimento."