Le forze dell'ordine potrebbero presto avere a disposizione un metodo rapido e non-invasivo per verificare l'utilizzo di cocaina attraverso l'analisi delle impronte digitali.Invece che cercare tracce di cocaina vera e propria, un nuovo test sviluppato da un team di ricercatori dell'Università di Surrey è alla caccia dei prodotti che vengono dalla metabolizzazione della cocaina. Quando il nostro organismo assorbe la cocaina produce benzoilecgoina e metilecgoina, che sono rilevabili nel sangue, nell'urina e nel sudore."Possiamo distinguere tra chi ha toccato cocaina," ci ha detto la dottoressa Melanie Bailey, autrice dello studio, "e chi l'ha ingerita." Questo permette di prevenire dei falsi positivi, piuttosto probabili in una società in cui la maggior parte delle banconote e altri oggetti di tutti i giorni sono spesso contaminati da cocaina e altre sostanze illecite.Anche il Netherlands Forensic Institute, il National Physical Laboratory, il King's College di Londra e la Sheffield Hallam University sono stati coinvolti nello studio.Il team deve ancora verificare i risultati completi, ma in generale il sudore tende a mostrare tracce di utilizzo di droga più velocemente dell'urina e meno velocemente del sangue. La cocaina in genere appare nell'urina quattro ore dopo l'assunzione e resta rilevabile per più di una settimana.Bailey ha spiegato che la strategia di cercare i prodotti del metabolismo della droga anziché la droga stessa, "è applicabile per quasi tutte le droghe, in teoria." Una interessante implicazione di questo test basato sulle impronte digitali è che i team di medicina forense potrebbero essere capaci di sfruttare prove dalla scena del crimine per dedurre le abitudini dei sospetti.
Ovviamente le impronte digitali sono anche una forma di identificazione, rendendo così inutili exploit come l'acquisto di urina pulita. Lo studio ha utilizzo una forma di spettrometria di massa chiamata Desorption Electrospray Ionisation (DESI) e ha cercato le molecole marker della cocaina (ma tranquilli, questi spettrometri da milioni di dollari non arriveranno in dotazione alle questure troppo presto).
Nonostante ciò, Bailey afferma che le attuali ricerche riguardanti spettrometri di massa miniaturizzati potrebbero cambiare questa situazione. Dei DESI protatili potrebbero presto essere in vendita per meno di 100.000 dollari, "a conti fatti è meno di quanto spendono adesso gli ospedali per questi test."La tecnologia avrà bisogno di un lunga fase di testing, ma il team spera di avere unità funzionanti in mano alle forze dell'ordine entro dieci anni, al massimo.
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