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Tecnologia

Google farà piovere internet a 1 gigabit al secondo dal cielo con i droni solari

BigG ha messo le mani sulla Titan Aerospace, l'azienda che produce droni a lunga autonomia capaci di portare la connessione internet in ogni angolo del mondo. La battaglia per la conquista digitale dei cieli è iniziata.
Immagine: Titan Aerospace

Il mese scorso, Facebook ha annunciato il suo piano per portare l'accesso a Internet ai paesi in via di sviluppo, trasmettendola senza fili giù da droni volanti alimentati a energia solare. Ieri, sorpresa sorpresa, anche Google ha detto che ha intenzione di fare la stessa cosa. In realtà, il gigante dei motori di ricerca ha appena messo le mani sull'azienda su cui correvano voci di un corteggiamento da parte di Facebook, la Titan Aerospace del New Mexico.

In altre parole, Google ha appena sorpassato in curva gli altri giganti della Silicon Valley per fornire internet a tutto il mondo. Un obiettivo significativo, anche se le motivazioni delle aziende non sono mai del tutto altruistiche. Ma mettiamo da parte la rivalità aziendale per un minuto, e rendiamoci conto del fatto che questi droni satellitari in stile futuristico sono piuttosto sorprendenti.

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Prima di tutto, sono robot autonomi delle dimensioni vicine a quelle di un jet commerciale, e possono rimanere in volo per cinque anni consecutivi alimentandosi a energia solare. Pensateci. Le circa 3.000 celle fotovoltaiche disposte sulle ali di 16 metri in tutto danno energia al motore e ricaricano le batterie per alimentare i droni di notte.

Secondo il Wall Street Journal, che ha riportato la storia per primo, i prodotti di punta della Titan (Solara 50 e Solara 60) saranno i primi droni solari a lunga autonomia prodotti su larga scala, e saranno disponibili in commercio il prossimo anno.

Vale anche la pena notare che questi droni volano davvero alto, ad altitudini di orbita bassa, tra i 20.000 e i 23.000 metri dal suolo. Sono noti come "satelliti atmosferici" e possono fare qualsiasi cosa possa fare un satellite orbitale, ma in modo più economico. Quindi, non è difficile immaginare il motivo per cui Google e Facebook sono ansiosi di mettere le mani su questa tecnologia.

Significa anche che i droni solari voleranno più in alto rispetto alla spazio aereo regolamentato dalla Federal Aviation Administration, il cui controllo sopra i cieli va solo fino a 20.000 metri di quota, ha sottolineato il WSJ. Considerando il fatto che la FAA sta cercando di estendere la sua regolamentazione ferrea su, letteralmente, qualsiasi oggetto in volo, l'alta quota potrebbe permettere all'azienda di Mountain View di fare affari più in libertà rispetto alle altre.

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I droni della Titan possono trasmettere internet a terra a velocità di circa 1 gigabit al secondo, il che significa che alcuni paesi in via di sviluppo potrebbero sorpassare paesi industrializzati come gli Stati Uniti, dove ha velocità di connessione è notoriamente lenta e troppo costosa.

Certo, non ci sono ancora dettagli su come Google prevede esattamente di sfruttare la Titan, ma ha detto che l'azienda lavorerà a stretto contatto con il resto della sua nuova flotta aerea. Nella formazione di Google ci sono i palloni internet di Project Loon che fluttuano sulla Nuova Zelanda e la turbina aerea gigante a elio di Makani, che genera energia a 300 metri sopra la Terra.

Secondo alcune fonti, Google è interessata ad acquistare anche Skybox Imaging, una startup con sede proprio lungo la strada di Mountain View, che ha lanciato una costellazione di microsatelliti in orbita bassa per catturare immagini ad alta risoluzione della Terra in tempo reale. I satelliti atmosferici della Titan potrebbero anche fotografare il pianeta al confine con lo spazio, integrando eventualmente le immagini con Google Earth e Google Maps.

"Crediamo in modo appassionato nel potenziale della tecnologia (e, in particolare, nei satelliti atmosferici) per migliorare la vita delle persone," ha scritto la Titan Aerospace in un annuncio. "La tecnologia che stiamo sviluppando è ancora in fase iniziale, ma ci sono già un sacco di modi in cui pensiamo di poter aiutare le persone, che si tratti di fornire connessioni a internet in aree remote o di aiutare a monitorare i danni ambientali, come le fuoriuscite di petrolio e la deforestazione."

Non saranno soli in questa avventura. Facebook ha risposto al colpo acquistando una società aerospaziale simile, Ascenta, che produce aerei senza pilota a energia solare in grado di volare per periodi molto lunghi. Nel frattempo, le sue iniziative Facebook Zero e Internet.org stanno lavorando per portare le aree più remote del mondo su internet (e su Facebook, naturalmente).

La notizia della Titan è solo l'ultimo capitolo nella battaglia, non troppo velata, per il dominio digitale. Facebook è sulla vostra faccia, Google è nei vostri occhi, ed entrambe sbavano per monetizzare il cielo sopra le nostre teste.